Orso Bruno Marsicano

Segni lasciati dall' Orso Bruno durante la ricerca di cibo

A seguito delle operazioni di ricerca alimentare, da parte dell'Orso, si rinvengono altri indici di presenza. Se i segni sono isolati, senza altri indici associati (tracce, escrementi, peli), non sono sufficienti per comprovare la presenza o il passaggio del plantigrado in zona, anche perchè non sempre sono di sicura identificazione e interpretazione.

In particolare si possono osservare:

  • pietre rovesciate o rimosse;
  • erbe e piante "pascolate" o semplicemente divelte;
  • scavi (nel terreno o in ceppaie marcescenti);
  • formicai distrutti;
  • danni ad alveari e ad animali domestici;
  • cespugli privati delle infruttescenze.

Fig. 23 - Orso che rovescia una pietra
Spesso durante il suo peregrinare, l'Orso rovescia, sollevandole con le zampe anteriori, delle pietre, anche di considerevoli dimensioni, alla ricerca di nidi di formiche, insetti o vermi nascosti sotto i sassi.

Nella ricerca di formiche, coleotteri o altri insetti, l'Orso spesso ribalta del sassi (Fig. 23). Nel caso di pietre rovesciate di ridotte dimensioni, l'autore può essere anche un tasso o un cinghiale. Quindi, di norma, non si considerano indici attribuibili certamente ad Orso le pietre rimosse con dimensioni inferiori ai 30 cm circa. Inoltre, abbastanza diagnostica è anche la profondità del sasso nel terreno: per questioni anatomiche, solo gli Orsi, tra gli altri animali (uomo escluso) riescono a svellere sassi ben confitti nel terreno. In prima analisi si dovrebbe considerare se sussistano valide ragioni per cui un essere umano (ad esempio un ricercatore di minerali), agenti naturali (piccoli franamenti) o altri animali possano aver rimosso le pietre. I massi spostati dall'Orso, salvo il caso in cui si trovino su un pendio ripido, sono poco distanti dal punto dove erano inizialmente (alveo visibile) poichè nella maggior parte dei casi, esso li fa ruotare parzialmente o li rovescia, essendogli sufficiente verificare la sottostante presenza di larve o insetti (Fig. 24). Se è trascorso motto tempo dall'epoca della rimozione, risulta difficile distinguere il luogo dove le pietre inizialmente erano collocate, dato che le variazioni climatiche, gli agenti atmosferici o più semplicemente la crescita dell'erba, rendono praticamente omogenea la copertura del fondo, impedendo di fatto una obiettiva identificazione.

Negli anni ho avuto modo di verificare che un elemento caratterizzante il passaggio dell' Orso bruno è la presenza di tutta una serie di pietre rovesciate, mentre solo raramente viene rimossa da una singola pietra: ciò poichè il ribaltamento dei sassi è connesso alla ricerca di cibo, prevalentemente, nel periodo estivo. Ciò obbliga l'Orso a investigare la presenza delle formiche sotto molti sassi, se il pasto deve essere adeguato alla sua mole e ...... alla sua fame.

Può succedere che sc.;lIe oietre spostate siano presenti i segni lasciati dagli unghioni dell'Orso, :ertre se nei dintorni ci sono cespugli è bene cercare dei peli.
Nel caso in cui l'Orso si cibi di frutta o infiorescenze di alberi e arbusti (meli, peri, salice, sorbo, ciliegio, ramno, ecc.), assai frequentemente esso lascia segni della sua incursione, rompendo i rami e rovinando lo pianta (Fig. 25). Anche in questi casi una ricerca analitica può portare al rinvenimento di peli o escrementi.


Quando l'animale si ciba delle infiorescenze delle ombrellifere, ad esempio del panace (Herac/eum sp,), queste risultano lacerate e si ha quindi l'impressione che la pianta sia stata malamente strappata; quando a cibarsene sono stati ungulati, le piante risultano, di solito, "tagliate" in modo più regolare, Peraltro dell'Heracleum l'Orso mangia caratteristicamente solo il fusto, lasciando a terra la lamina foglia re, cosa che non fanno invece gli ungulati.
Anche l'Orso, oltre al cinghiale, al tasso, alla volpe, al capriolo e ad altri animali effettua scavi nel terreno, più o meno profondi ed estesi. Tali scavi. effettuati per arrivare ai nidi delle vespe, sono larghi almeno 20 cm e possono essere profondi oltre 50 cm, Spesso ci si può imbattere negli scavi prodotti dal cinghiale (grufolata, rootlng) che però, a differenza di quanto succede solitamente per l'Orso, tendono ad essere più estesi e poco profondi. Più che uno scavo è evidente come sia "sollevato" e rovesciato il cotico erboso,
Sia gli scavi, che i grandi formicai "spianati" o completamente distrutti. non ci garantiscono, però, che l'incursione sia stata effettuato dall'Orso, a meno che tali opere non siano associate ad altri indici come peli, escrementi e tracce, poiché anche picchio nero, falco pecchiaiolo e tasso possono realizzare simili lavori.
Se l'Orso visita alveari. spesso li distrugge completamente (o quasi) e nello zona interessata dall'incursione si trovano segni evidenti della visita del plantigrado (segni di unghioni, escrementi, peli, orme sui fa vi. ecc,) Può succedere anche che l'Orso aggredisca animali domestici (soprattutto ovini e bovini) (Fig, 26) e, quando l'incursione non risulti mortale,
sulla preda possono rimanere visibili i segni degli unghioni simili a quelli che si rinvengono sui tronchi degli alberi, Nel caso in cui lo preda venga uccisa, e l'Orso abbia lo necessaria tranquillità per poterla consumare, solitamente viene "" ,sbucciata quasi come una banana" rovesciando lo pelle, Caratteristica tipica dell'Orso bruno infatti è quella di scuoiare lo preda, staccando, con precisione, lo pelle dal resto della carcassa, e realizzando il famoso "straccio",
Se lo preda non viene consumata interamente l'Orso può coprirne i resti con fogliame, rami e terra, cosa più frequente nel caso di ungulati di medie-grandi dimensioni. Infine, può succedere che l'Orso si alimenti su prede abbattute da altri carnivori (lupo, ecc,) o che si nutra presso carogne di animali morti per cause naturali (malattie) o a seguito di incidenti (ferite da arma da fuoco, investimenti stradali, slavine, cadute, fulmini, ecc,), in questo caso, owiamente, non sono presenti i segni di predazione, peraltro riscontra bili solo nelle primissime fasi del rinvenimento della carcassa, In ogni caso le modalità di utilizzo della carcassa sono quelle descritte in precedenza.

Foto 26 . Pecora predata ed uccisa da un Orso bruno Non di rado l'Orso può "na­scondere", seppellendoli, i re­sti di un animale predato o rinvenuto morto per poter tornare in un secondo tempo a cibarsene, In questo caso l'Orso era stato però messo in fuga dalrarrivo del cane da pastore prima di poter con­sumare interamente o na­scondere lo pecora predata, [Foto C. Frapporti)

Foto 25 - Graffi di Orso su un tronco di melo
Quando un Orso compie un in­cursione nei pressi di alberi da frutto sono evidenti i segni lasciati dalla sua azione, l rami più sottili spesso risultano spezzati e non è raro trovare i graffi lasciati da/f'Or­so che si è arrampicato, Nella fo­to in questione tOrso era salito sulla pianta (un vecchio melo) riuscendo a "rubare" tutti i frutti. Anche in questi casi, con una mi­nuzioso ricerca, si riesce ad indi­viduare dei peli. (Foto C. Frapporti)
 
<<Guida al riconoscimento degli indici di presenza dell' Orso Bruno Marsicano (Ursus arctos marsicanus)>>
- Carlo Frapporti -   frapporti@tin.it.