L'orso, per le sue caratteristiche fisiche e per il suo comportamento, ha sempre attirato l'interesse e la simpatia di adulti e bambini che, in versione di peluche e,di cartone animato,li hanno da sempre eletto come compagno inseparabile di tanti giochi.
L'orso rappresenta un'eredità culturale e scientifica che è patrimonio di tutti. Per questo riteniamo sia giusto informare le persone su quello che facciamo per salvarlo e garantirgli un futuro. La conservazione e la gestione di una specie cosi nota ed importante, non può prescindere dalla sensibilizzazione e dal coinvolgimento dell'opinione pubblica, soprattutto a livello locale e dal dialogo con la gente, che attraverso aneddoti ed esperienze dirette a testimone della convivenza storica tra l'uomo e l'orso. In questa prospettiva gli incontri con gli alunni e i docenti delle scuole elementari sono un primo passo per informare i bambini giocando, sulle cause che hanno portato alla rarefazione della popolazione di orso bruno nell'Appennino e sulle minacce che gravano sulla sopravvivenza di questa specie. Ma non solo: la distribuzione di materiale divulgativo (poster e fumetto), sia nel corso di questi incontri scolastici, sia nell'ambito di manilfestazioni quali la settimana "Green days", la "V Settimana di Educazione Ambientale" e la Giornata europea dei parchi, ci ha permesso di far conoscere al pubblico le azioni di ricerca intraprese e di diffondere i risultati del progetto LIFE finora raggiunti.
La gestione di questa specie è un argomento che interessa direttamente alcune categorie professionali quali agricoltori, allevatori, apicoltori e operatori turistici, che per motivi diversi spesso possono entrare in conflitto con la fauna selvatica. Infatti, i danni arrecati dall'orso bruno - ma soprattutto dai cani vaganti e dai cinghiali - alle coltivazioni e agli allevamenti creano malcontenti che neanche gli indennizzi previsti riescono a risolvere. Anche l'eccessivo carico turistico, concentrato in alcuni dei periodi più delicati per l'orso ed in aree vulnerabili provoca tensioni tra gli operatori del settore e gli enti che si occupano della gestione dell'ambiente. L'individuazione dei conflitti che nascono dalla convivenza tra le attività produttive tradizionali e sportivo-ricreative e le esigenze della fauna selvatica e, quindi, un altro passaggio indispensabile perchè la tutela dell'orso dipende anche dal consenso e dal coinvolgimento dei gruppi di interesse. Per risolvere questi ed altri problemi legati alla gestione del territorio non possono essere esclusi dall'azione di sensibilizzazione e divulgazione le Pubbliche Amministrazioni, cosi come gli Enti Parco, le associazioni ambientaliste e la comunità scientifica, ovvero tutti quegli organi the possono interagire e cooperare a livello decisionale e politico. Infatti la carenza di pianificazione e la mancanza di coordinamento delle politiche ambientali tra tutti coloro che sono preposti alla gestione del territorio ha inciso profondamente sulla situazione generate della popolazione di orso bruno nell'Appennino. Anche a questo livello la programmazione di incontri tematici e la realizzazione di accordi possono fornire una buona base di partenza per elaborare politiche ambientali comuni. E in questa prospettiva the abbiamo firmato un protocollo di intesa con il Parco dei Simbruini ed avviato una collaborazione con il WWF Abruzzo per diffondere e gestire il progetto di Educazione e Divulgazione Ambientale "Nella pelle dell'orso". E un progetto rivolto a tutta la popolazione locale, agli Enti locali, alle varie categorie professionali e ai fruitori occasionali del territorio che si propone di migliorare la conoscenza sulla situazione attuale dell'orso bruno e sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi della conservazione della specie. Con la creazione di gruppi di lavoro tra i rappresentanti delle diverse Amministrazioni ed Enti presenti sul territorio, tutte le persone avranno la possibilità di contribuire con la loro esperienza e professionalità alla conservazione dell'orso e fornire consigli e suggerimenti per trovare le giuste soluzioni.
Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso la realizzazione e la distribuzione di materiale divulgativo, lo svolgimento di giornate "Natura" e la realizzazione di incontri tematici con giornate di studio, ma anche tramite l'intervento dei mezzi di comunicazione (televisione, quotidiani e riviste).
Il coinvolgimento e la formazione professionale hanno anche un ritorno pratico in quanto tutti coloro the a scopo ricreativo o lavorativo sono presenti sul territorio possono fornire un valido aiuto al Corpo Forestale dello Stato che da anni porta avanti progetti di ricerca sull'orso, comunicando il ritrovamento di segni di presenza (escrementi, peli ed altro) di questa specie e collaborando alle altre azioni previste nel progetto LIFE. Per verificare il livello di informazione del pubblico e per valutare l'utilità delle iniziative effettuate, abbiamo preparato un questionario da distribuire al pubblico con un ampio spazio riservato a suggerimenti e consigli, nonchè a proposte e richieste di interventi ed incontri.